Buongiorno e ben risvegliati!
Il 20 marzo 2024 alle ore 4:06 è avvenuto l'equinozio di primavera.
Come tutti i passaggi astronomici che comportano un cambiamento di stagione anche l’equinozio di primavera custodisce un profondo significato simbolico. A partire dal solstizio d’inverno, la luce ha cominciato a conquistare terreno sulle tenebre fino ad arrivare a un momento di assoluto equilibrio: in questo giorno che segna convenzionalmente l’ingresso della primavera, la notte dura quanto il giorno, le ore di luce quanto le ore di buio.
L’equinozio di primavera nelle tradizioni
È una delle fasi più importanti dell’anno, considerata sacra e per questo celebrata da tutti i popoli con particolari riti e liturgie.
L’equinozio di primavera simboleggia uno stato di armonia nell’universo che corrisponde ad una trasformazione benefica della natura umana: tutto si risveglia alla vita e tende ad uscire in superficie per godersi le energie sottili benefiche, intense e profonde della primavera. Quella scintilla di luce, che era il Sole bambino del solstizio d’inverno, è cresciuta fino a vincere le tenebre dell’ignoranza. In questo periodo di misteriosa rinascita e rigenerazione della natura avviene l’accoppiamento degli animali, le piante cominciano a fiorire e i germogli della vita rinascono ovunque, allo stesso modo per il nostro essere è il momento della purificazione, di riportare equilibrio nella propria vita con la spontaneità e il coraggio che questo periodo dell’anno ci dona.
Il nostro organismo risente dei cambiamenti astronomici: incidono gli influssi dell’elettromagnetismo terreste che varia a seconda della posizione della Terra in relazione agli altri pianeti del sistema e la quantità di luce che riceve. L’epifisi secerne melatonina in quantità inversamente proporzionale alla quantità di luce e questa inibisce il rilascio di serotonina, che è l’ormone che determina il buonumore: come conseguenza nei mesi invernali e soprattutto nei Paesi nordici si può avvertire un senso di torpore se non addirittura di depressione, quando invece le giornate si allungano l’epifisi secerne meno melatonina, che equivale a più serotonina che spiega la tipica euforia che accompagna l’arrivo della primavera.
La nostra pratica yogica sarà incentrata sulla purificazione e ci sosterrà nel migliorare la nostra condizione fisica e spirituale.
Vi aspettiamo con gioia.
Fonte: Pinterest
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