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Immagine del redattoreElena Sankalpa Hatha Yoga

I 5 elementi


Buongiorno e ben risvegliati!

Oggi 5 giugno, la giornata a Milano è particolarmente grigia e umida, pertanto sono passata subito a pensare alla connessione tra pratica yogica e tempo.


Secondo la filosofia  Sāṃkhya  ogni cosa in natura è costituita dai 5 elementi: terra, acqua, fuoco, aria ed etere.


Nello yoga la loro conoscenza è molto importante perché la pratica lavora proprio su questi 5 aspetti e conoscerli permette agli yogi di usare le leggi della natura per ottenere felicità, saggezza, forza e salute sia fisica che mentale.



Essi sono anche le basi sulle quali operano l’ayurveda e la yoga terapia.


Gli antichi saggi avevano compreso che in origine il mondo materiale si era manifestato come Etere: spazio immobile pervaso dalla sottile vibrazione dell’Aum.


Questo elemento muovendosi produsse l’Aria. Con il movimento si produssero calore e luce, il Fuoco. Grazie al calore, alcuni elementi si trasformarono in liquidi, Acqua, e altri in solidi, Terra


I cinque elementi non sono altro che differenti modi di manifestarsi della materia.


Secondo l’ayurveda è la combinazione dei tre gunas (qualità) che da vita ai cinque elementi, e infatti ognuno di essi e’ sotto l’influenza dei guna, essendo soggetti a rajas (movimento), tamas (non movimento) e sattva (equilibrio).


I 5 elementi testimoniano che l’universo e’ fatto di energia ed intelligenza che può assumere diverse forme.


Se ci pensiamo bene però i modi in cui la materia si può manifestare sono innumerevoli ma per avere un sistema su cui lavorare lo yoga e l’ayurveda suddividono queste manifestazioni in 5 gruppi: terra, acqua, fuoco, aria e spazio.


Questi 5 termini non dovrebbero essere considerati come sostanze prettamente fisiche ma come un insieme di qualità riunite assieme.


“Con il termine terra non ci riferisce alla sabbia o alla roccia, ma solo alla qualità in essa presenti, come la durezza, la secchezza, la stabilità e la pesantezza. Queste qualità si trovano comunemente riunite assieme in molti altri oggetti, ma tra tutti questi il modello più classico è la terra stessa. Similmente, il termine acqua fa riferimento a qualità come l’umidità, la freddezza, la liquidità e la tendenza ad aderire e amalgamarsi”.


Trovo che questo esempio sia molto utile per far capire chiaramente che cosa si intende per i 5 elementi.


“Il principio fondamentale di questa teoria non è che il mondo è costituito da 5 elementi, o forme di materia, ma piuttosto che il mondo possiede miriadi di qualità e funzioni che l’ayurveda raggruppa in queste 5 categorie per pura comodità”.


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La terra


L’elemento terrà, prithvi, è caratterizzato da compattezza, rigidità, fermezza e solidità.


Dal punto di vista fisiologico la terra è responsabile della fisicità del corpo e di tutte quelle strutture che hanno le precedenti qualità come le ossa, i muscoli, i tendini etc.

Il senso collegato alla terra è l’olfatto.


Come sicuramente saprai ogni elemento corrisponde ad un chakra ed in questo caso l’elemento terra può essere ritrovato nel 1° chakra, muladhara.


Alcune posizioni yoga che lavorano su questo elemento sono Tadasana, Vriksasana e anche Adho Muha Svanasana.


Per sentire questo elemento durante la propria pratica è importante avere una stabilità fisica, sentire che ogni parte del corpo è collegata alle altre e che tutto insieme supporta l’intero organismo.


Se il corpo è stabile, fermo e compatto anche la mente si trova in uno stato di quiete.

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Acqua


L’acqua, apas, e’ fluida, senza forma (prende la forma del suo contenitore) ed è caratterizzata dal movimento.


È meno densa di un solido ma si espande fino a riempire completamente lo spazio. È creativa, amplifica e trasmette il suono.


Nel corpo governa i sistemi circolatorio e linfatico, reni e genitali. Le caratteristiche psicologiche sono: spontaneità, emotività, morbidezza, armonia ed adattabilità.


Il senso collegato all’acqua è il gusto.


Il chakra che rappresenta questo elemento è il 2°: Svadhisthana.


Come già accennato la caratteristica principale dell’acqua è il movimento e questo aspetto nella pratica lo possiamo ritrovare nel vinyasa, cioè il movimento sincronizzato con il respiro.


Possiamo percepire l’elemento acqua quando facciamo un movimento fluido, delicato e senza sforzo tra una posizione e l’altra. E’ importante che il movimento sia ripetuto più volte e che sia fatto a ritmo del proprio respiro.


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Fuoco


Il fuoco, agni, viene identificato con calore, luce ed energia.


Le sue proprietà sono che trasforma, si muove verso l’alto, riscalda, illumina, brucia, purifica, distrugge, stimola il movimento e l’attività, focalizza, concentra ed è difficile da controllare.


Nel corpo governa il sistema muscolare, digestivo, l’impulso elettrico del cuore e l’aspetto di “combattimento” del sistema immunitario.


Le caratteristiche psicologiche sono: determinazione, coraggio, energia, potere, vitalità, centratura, lucidità, velocità.


Il senso collegato al fuoco è la vista.


Il chakra che rappresenta questo elemento è il 3°: Manipura.


Possiamo percepire questo elemento quando facciamo tutte le posizioni che lavorano sulla zona addominale e possiamo sentire come una sorta di calore che si sviluppa nella zona intorno all’ombelico.


Un altro aspetto della pratica che è collegato a questo elemento è il fatto di “muoversi dal nostro centro” che si trova nell’addome, cioè ogni movimento dovrebbe avvenire dal centro del corpo verso la periferia.


Per fare questo in maniera più efficace possiamo usare i cosiddetti bandhas, in particolare Uddiyanabandha e Mulabandha.


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Aria


L’aria, vayu, e’ un gas. Le sue proprietà sono espansione, leggerezza, movimento, intangibilità, assenza di forma. L’aria tende a salire e a muoversi in correnti.


Nel corpo governa il sistema respiratorio. Le caratteristiche psicologiche sono: leggerezza, apertura agli altri, tranquillità, chiarezza, serenità.


Il senso collegato all’aria è il tatto.


Il chakra che rappresenta questo elemento è 4°: Anahata.


L’aspetto della pratica che più rappresenta l’elemento aria è il pranayama, cioè il processo mediante il quale lavoriamo sulla qualità del respiro.


Grazie al pranayama infatti la respirazione diventa lenta, liscia e senza sforzo. Questo poi si riperquote direttamente sulla mente che diventa con il tempo più quieta.


Possiamo percepire questo elemento nella nostra pratica ponendo l’attenzione costante sulla respirazione.


Per saperne di più sulla respirazione ti invito a leggere anche questi 3 articoli dove vengono approfonditi vari aspetti:


Respirazione diaframmatica


Il respiro Ujjayi


La respirazione yogica


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Etere


L’etere, akasha, e’ illimitato e vuoto ma potenzialmente contiene tutto, contiene ed è contenuto, ci dà un senso di espansione.


Nel corpo governa il sistema nervoso. Le caratteristiche psicologiche sono calma, presenza, abbandono, libertà, distacco coinvolto, aumento della sensibilità, ricettività.


Il senso collegato all’etere è l’udito.


Il chakra che rappresenta questo elemento è 5°: Vishudda.


L’aspetto della pratica che più rappresenta questo elemento è la presenza e la piena consapevolezza del momento presente che dovrebbe esserci non solo quando si fa yoga ma in ogni cosa che si fa nella vita.

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Le relazioni tra gli elementi


Tutti gli elementi non sono separati ma sono strettamente correlati gli uni dagli altri e queste correlazioni danno vita alle varie manifestazioni della natura.


Alcuni elementi non si uniscono mai e si respingono. Per esempio fuoco e acqua non possono stare insieme, ma per esistere devono essere separati.


Tuttavia nessuno dei due dovrebbe prevalere nel corpo perché troppo fuoco produrrebbe infiammazione, mentre troppa acqua provocherebbe indigestione.


Alcuni elementi invece possono coesistere tranquillamente. Basti pensare alla terra e l’acqua oppure all’aria ed al fuoco.


Altri ancora possono addirittura cooperare come ad esempio l’aria che alimenta il fuoco.


Secondo l’ayurveda quando tutti gli elementi nel corpo sono in equilibrio l’organismo sperimenta benessere ma quando uno o più elementi prevalgono a discapito di altri iniziano a nascere degli squilibri che possono sfociare in disturbi o vere e proprie malattie.

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Pertanto, i 5 elementi possiedono caratteristiche diverse e secondo l’ayurveda è importante che siano in equilibrio e che nessuno prevalga sugli altri.


Namaste


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