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RIFLESSIONI DOPO UNA LEZIONE DI YOGA

Il viaggio dello yogi è un percorso solitario ma fatto anche di condivisione.

A proposito di condivisione stasera, dopo una bella pratica yoga, sono tornata a casa con un pensiero in testa. Si, sarà che oggi sono più dolce e zuccherosa del solito ma io penso che sono tanto fortunata.


Non mi sono mai approcciata a sport o palestre perché oltre alla mia scarsa attitudine sportiva, vedevo queste cose come delle specie di vetrine dove ognuno deve mettersi in mostra e brillare più che può, sopra gli altri. E se non sei all’altezza scadi. Mi sono sempre sentita a disagio in quel tipo di ambienti.

Invece praticando yoga ho scoperto il magico mondo dell’accettazione: i tuoi compagni non sono in competizione con te, ma sono tutti lì per ottenere lo stesso obiettivo. Regalarsi del bene e contribuire al bene comune del gruppo.


Io ho trovato proprio gruppi fantastici nella mia ristretta esperienza yogica. Non mi sono mai sentita giudicata. Non mi sono mai sentita fuori posto, anche se magari ho le occhiaie nere fin giù alle guance e dalla tuta inclemente traspare la cellulite. E così mi sento libera di esprimere me stessa. Sperimentare con la pratica. Fare bene quello che so fare bene e cercare di adattare a me le pratiche che per la mia conformazione corporea sono difficili. Non bisogna essere in competizione con gli altri nello yoga, nè tanto meno e a maggior ragione con se stessi. È proprio anzi dalla somma dei vari fattori che ho esaminato, e dal ruolo fondamentale dell’insegnante in questo percorso che è anche di auto accettazione, che ciascuno impara ad amare un po’ se stesso, i suoi limiti, a conoscerli ma anche a sfidarli, con i giusti tempi.



Lo yoga non sono solo le asana, il pranayama e la meditazione. Ma tutto questo insieme complesso di cose che ti fa dire: si, io sono al mondo e sono una creatura divina. Mi merito amore. È la celebrazione del nostro corpo come grande protagonista della nostra vita perché è lui che ad esempio ci porta a spasso durante una gita, ci permette di generare vita o ci consente più semplicemente di praticare. A partire dal corpo si raggiunge anche l’equilibrio, quello fisico ma che è indissolubilmente legato a quello interiore.

È un mondo fantastico quello dello yoga. Che ringrazio ogni giorno di avere conosciuto. Anche se in maniera molto parziale. È senza dubbio un qualcosa di bello che dá gli strumenti per affrontare meglio la vita e che ti fa venire voglia di viverla, la vita.

Grazie ai miei maestri e ai miei compagni.


Siamo tutti diversi. Ma siamo uno. Siamo la forza di quando stiamo insieme.

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