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Immagine del redattoreElena Sankalpa Hatha Yoga

Yoga e pioggia


Ieri sera, al centro, abbiamo praticato con il sottofondo della pioggia: è avvenuta una profonda connessione tra i nostri corpi fisici e la natura.

L’ambiente circostante può diventare lo spunto migliore per le nostre pratiche e lo possiamo verificare in svariate occasioni: un giorno che piove, proviamo a metterci vicino alla finestra e osserviamo con attenzione cosa fanno le gocce d'acqua. Queste arrivano e battono contro il vetro, il quale invece di trattenerle, le lascia semplicemente scorrere giù. 

 Dovremmo anche noi imparare a fare la stessa cosa con la nostra mente e i pensieri che quotidianamente la affollano. Positivi o negativi che siano, i pensieri arrivano in continuazione a disturbare la nostra quiete, in quanto abbiamo l'abitudine di trattenerli con noi (soprattutto quelli negativi) anche per ore, se non addirittura giornate intere! Questo provoca il così detto "rimugino" che crea spesso ansia e agitazione dentro di noi. 

Grazie alla meditazione invece, possiamo imparare ad avere un atteggiamento di consapevolezza e osservazione: i pensieri ci sono e ci saranno sempre, in quanto siamo proprio noi a crearli, ma invece che giudicarli e tenerli con noi, impariamo semplicemente a osservarli e lasciarli andare, come il vetro fa con le gocce di pioggia. 

Il suono della pioggia, inoltre, ha un effetto calmante e rilassante, per cui consiglio un momento di sosta, in ascolto dell’elemento acqua, seduti o sdraiati a terra con la colonna vertebrale ben allungata verso l’alto.

Corriamo fuggendo dalla pioggia, come fosse nostra nemica. Ci ripariamo con l’ombrello, sbuffiamo, ci arrabbiamo, come se ci cadesse del liquame addosso.Vorremmo sempre giornate di sole, giornate calde, giornate felici.Non ci rendiamo conto che se fosse sempre così, la terra su cui camminiamo diverrebbe secca, arida, morta.

Proviamo a riflettere che quelle gocce d’acqua in quel momento stanno nutrendo la terra sotto i nostri piedi.Quella terra, ora fangosa, scomoda, bagnata, un giorno ci offrirà un fiore o un frutto.

Pensiamo che quando piove, anche se veniamo sorpresi senza ombrello, basta alzare il cappuccio e proseguire. Forse ti bagnerai ma potrai sempre asciugarti.Forse quel momento non sarà il migliore della tua vita ma potrai dire con fierezza che sarai riuscito ad affrontarlo senza perdere te stesso. Imparando dalla pioggia a camminare avanti, nonostante tutto.

Buona giornata e ci vediamo lunedì 24: noi non facciamo il ponte e ci saremo per accompagnarvi nel mondo dello yoga.NAMASTE

Foto: Sankalpa Semefiore


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